La competitività a Le Mans non è mancata, nonostante sia mancato un acuto in finale, i nostri piloti Pourchaire, Basz e Milell, sono in corsa per il titolo della OK. Stanek, in OKJ, ha compiuto un recupero eccezionale tra qualifiche e risultato finale.
OK. Si è aperto con una pole position di Théo Pourchaire (gruppo-2) il fine terzo round europeo sul tracciato di Le Mans per i nostri colori.
Nelle heats i Kosmic Kart hanno permesso a Pourchaire e Basz di esprimersi al meglio, vincendo due gare a testa così da conquistare il secondo ed il nono posto nella griglia della finale. Anche Noah Milell è stato molto competitivo, ha terminato le heats sempre tra i primi ed ha ottenuto un ottimo settimo posto nella griglia della finale.
In finale proprio Noah è riuscito a recuperare alcune posizioni, ha fatto segnare il giro record della finale (52.178) e ha tagliato il traguardo quinto, davanti a Karol.
Purtroppo Théo, già vincitore della gara d’apertura del Campionato Europeo, è stato frenato da un contatto e si è ritirato al sedicesimo giro.
La tappa di Le Mans è la terza di un campionato articolato su cinque gare, in cui Pourchaire, Basz e Milell occupano, rispettivamente, la seconda, la quinta e la sesta posizione. I nostri tre piloti sono raccolti in pochi punti e hanno grandi possibilità di competere per il titolo sino al round finale.
OKJ. La difficile qualifica disputata sotto la pioggia non ha demoralizzato Roman Stanek ed il nostro staff tecnico. Infatti, abbiamo dimostrato tutta la nostra competitività compiendo una formidabile rimonta.
L’ascesa di Roman si è concretizzata nelle heats, concluse al quindicesimo posto. Ma la rimonta non si è fermata ed è culminata con il sesto posto finale, un risultato che ci ha visti recuperare ben cinquantaquattro posizioni, compiendo un record.
KZ2. Entrato ottimamente in finale Axel Bengtsson ha combattuto con grinta nel gruppo centrale. L’asprezza della bagarre è costata al nostro Axel un contatto in cui è fuoriuscito il musetto dalla sede regolamentare e così, a fine gara, è arrivata la penalizzazione.
L’accesso in finale di Oliver Rasmussen è mancato per soli due punti di penalità, un vero peccato perché anche Oliver ha dimostrato di avere il ritmo per entrare in finale e conquistare altri punti.